Differenze di genere nel suicidio

Mappa mondiale dei rapporti tra uomini e donne nei tassi di suicidio nel 2015 (il blu indica più suicidi maschili). Di seguito le mappe mondiali dei tassi di suicidio maschili (a sinistra) e femminili (a destra) ogni 100.000 abitanti utilizzati per ricavare i rapporti (il rosso indica tassi più elevati).[1]

È stato dimostrato che le differenze di genere nei tassi di suicidio sono significative. Esistono diversi tassi di suicidi e di comportamento suicida tra maschi e femmine (sia tra gli adulti che tra gli adolescenti).[2][3] Mentre le femmine hanno più spesso pensieri suicidi, i maschi muoiono per suicidio molto più frequentemente.[2][4] Questa discrepanza è anche nota come "paradosso di genere nel suicidio".[2][3][5]

A livello globale, nel 2008 la morte per suicidio si è verificata circa 1,8 volte più spesso tra gli uomini che tra le donne, e 1,7 volte nel 2015.[6][7][8] Nel mondo occidentale, gli uomini muoiono per suicidio tre o quattro volte più spesso delle donne.[6][9] Questa maggiore frequenza maschile aumenta nelle persone con più di 65 anni.[10] I tentativi di suicidio sono da due a quattro volte più frequenti tra le donne.[11][12][13] I ricercatori hanno in parte attribuito la differenza tra suicidio e tentato suicidio tra i sessi al fatto che i maschi utilizzano mezzi più letali per porre fine alla propria vita.[9][14][15] Sono state fornite anche altre ragioni, tra cui la disparità nella forza o nella genuinità dei pensieri suicidi.[2][16][17]

  1. ^ (EN) WHO, Global Health Observatory data repository, su apps.who.int, 2015.
  2. ^ a b c d Jennifer K. Bosson, Joseph A. Vandello e Buckner Camille E., The Psychology of Sex and Gender, SAGE Publications, 2018, p. 403, ISBN 978-1-50-633133-1.
  3. ^ a b Regina Miranda e Elizabeth L. Jeglic, Handbook of Youth Suicide Prevention: Integrating Research into Practice, Springer Nature, 2022, p. 32, ISBN 978-3-03-082465-5.
  4. ^ WHO, www.who.int, https://www.who.int/violence_injury_prevention/violence/world_report/factsheets/en/selfdirectedviolfacts.pdf.
  5. ^ Maya Rom Korin, Health Promotion for Children and Adolescents, Springer, 2016, p. 127, ISBN 978-1-48-997711-3.
  6. ^ a b vol. 9, DOI:10.3390/ijerph9030760, PMID 22690161, https://oadoi.org/10.3390/ijerph9030760.
  7. ^ WHO, https://www.who.int/entity/healthinfo/global_burden_disease/GHE_DthGlobal_2000_2012.xls?ua=1. URL consultato il 24 agosto 2016.
  8. ^ WHO, https://www.who.int/gho/mental_health/suicide_rates_male_female/en/. URL consultato il 10 settembre 2017.
  9. ^ a b David Sue, Derald Wing Sue e Stanley Sue, Understanding abnormal behavior, Tenth ed., [student ed.], Wadsworth/Cengage Learning, 1º gennaio 2012, p. 255, ISBN 978-1-111-83459-3.
  10. ^ Dr Jacob Holzer, Dr Robert Kohn e Dr James Ellison, GERIATRIC FORENSIC PSYCHIATRY: Principles and Practice, Oxford University Press, 2017, p. 284, ISBN 978-0-19-937466-3.
  11. ^ vol. 13, PMID 22164363.
  12. ^ Theodore A. Stern, Maurizio Fava e Timothy E. Wilens, Massachusetts General Hospital Comprehensive Clinical Psychiatry, 2ª ed., Elsevier Health Sciences, 2015, p. 589, ISBN 978-0-323-32899-9.
  13. ^ Etienne G. Krug, World Report on Violence and Health, World Health Organization, 2002, p. 191, ISBN 978-92-4-154561-7.
  14. ^ Updesh Kumar e Manas K Mandal, Suicidal Behaviour: Assessment of People-At-Risk, SAGE Publications India, 2010, p. 139, ISBN 978-81-321-0499-5.
  15. ^ Lee Ellis, Scott Hershberger e Evelyn Field, Sex Differences: Summarizing More than a Century of Scientific Research, Psychology Press, 2013, p. 387, ISBN 978-1-136-87493-2.
  16. ^ (EN) vol. 136, DOI:10.1016/j.jad.2011.08.032, ISSN 0165-0327 (WC · ACNP), PMID 21937122, https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0165032711005179.
  17. ^ vol. 17, DOI:10.1186/s12888-017-1398-8, ISSN 1471-244X (WC · ACNP), PMID 28662694, https://oadoi.org/10.1186/s12888-017-1398-8.

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